Natale con Odilla Fine Chocolate Experience

Penso spesso durante le mie cene a qualche cosa di speciale, di meravigliosamente buono, elegante e sublime, un piccolo scrigno fatto di dolcezza capace di sorprendere – da offrire ai miei ospiti dopo il dessert e il caffè – quando la serata volge al termine.

Un gesto che racchiuda un mondo di aromi piacevolmente inaspettati nella loro ricercatezza per lasciare il segno della mia attenzione e del desiderio di riservare loro solo il meglio.

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Ed ecco il mio segreto. Una scatola o meglio uno scrigno di prelibatezze, una proposta a cui non si puo’ dire di no, anche dopo una cena ricca e copiosa o a un dessert importante.
La Parigina di Praline firmata Odilla, ricca, elegante, raffinata al suo interno custodisce una selezione composta da 40 proposte assortite di finissimo cioccolato. Un tripudio di suggestive emozioni e consistenze che si fondono in bocca inebriando il palato con gusti e abbinamenti semplicemente sorprendenti: pistacchio, nocciola, caramello e sale, cocco, gruet, caffè, cannella, pesche e amaretti, bergamotto e l’intramontabile cremino.

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Il Maître Chocolatier Gabriele Maiolani, ci guida lungo un indescrivibile percorso sensoriale accompagnando ogni scatola con una pergamena dove ci indica la temperatura ideale di servizio e il percorso gustativo migliore per assaporare le sue splendide creazioni.
Formazione di impostazione francese, Gabriele Maiolani dà un’interpretazione non solo sapiente ma estremamente personale del cioccolato, che deriva, come spiega lui stesso con orgoglio, grandissima sensibilità e non senza tradire una certa emozione, dalle sue origini monferrine di Incisa Scapaccino, dove ha passato l’infanzia a casa della nonna.

Ed è proprio la sua origine che lo guida nel suo rapporto con il cioccolato e nell’interazione fra il cioccolato e la nocciola. Materia prima fondamentale che seleziona personalmente nella vicina Terra di Langa, tutti gli anni, a febbraio o marzo, quando la natura si risveglia, e lui, insieme ai contadini, sceglie personalmente nei noccioleti le piante che produrranno le nocciole destinate alle sue praline.

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Degustando i suoi piccoli gioielli di cioccolato, le sorprese non finiscono perché ripenso a quando, in occasione di un evento nel Quadrilatero della Moda Milanese al quale ho partecipato, Gabriele mi ha spiegato di quando ha deciso di creare le praline pesche e amaretti, pensando al “persi pièn”, dolce tipico della tradizione piemontese, che – come lui ricorda –  non poteva mancare per “al dì d’la festa”, la festa del Santo Patrono, quando si chiedeva a qualche parente, che arrivava da Genova o da Torino di portare il cacao, bene raro e prezioso nei piccoli borghi monferrini. Questa ricetta della tradizione tipica piemontese che gli preparava la sua nonna, lo riporta indietro nel tempo ai pomeriggi trascorsi con la sua famiglia immerso nel meraviglioso e magico profumo del cioccolato e degli amaretti insieme al profumo delle pesche.
Ora i tempi sono cambiati, il cacao è sempre disponibile, ma la Festa del Santo Patrono continua a rappresentare un evento sentito, celebrato e attesissimo nei paesi monferrini. E pensando che il Maitre Cholatier Gabriele Maiolani, come un custode di tradizioni secolari, riesce a racchiudere tutto questo in un cioccolatino, non posso che emozionarmi.

 

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